Operatore Professionale in oro esiste l’albo?

OroElite - Operatori Professionali in OroGli Operatori Professionali in Oro sono indicati attraverso la sigla Oporo e all’interno di questa denominazione sono inclusi tutti i soggetti che commerciano in oro in base a quanto previsto dalla vigente legge italiana e rispettando i requisiti fissati dalla normativa del settore. Questi esercizi commerciali possono operare per proprio conto oppure per conto di terzi. Spesso sui siti dei grandi brand di compro oro si trova questa definizione, tuttavia bisogna sempre tenere a mente alcuni aspetti. Innanzitutto gli operatori professionali in oro non sono necessariamente compro oro: infatti sono inclusi in questa categoria anche i banco metalli. Inoltre non necessariamente un compro oro è un operatore professionale in oro. Al contrario, sono poche le attività che hanno ottenuto questa certificazione, dato che occorre soddisfare precisi e stringenti requisiti. Invece tutti i banco metalli sono operatori professionali.

La qualifica di operatore professionale in oro può essere conferita a un esercizio commerciale soltanto dalla Banca d’Italia, che verifica il possesso di determinate caratteristiche dopo la presentazione di un’apposita domanda per ottenere l’attestato. A questo punto si viene iscritti all’interno dell’Albo degli Operatori Professionali in Oro, consultabile nella sezione specifica del sito della stessa Banca d’Italia. Bisogna avere una forma societaria (società per azioni, cooperative, SRL oppure in accomandita per azioni), un capitale sociale di almeno 120.000 euro e il termine del commercio in oro all’interno della denominazione aziendale. Inoltre il personale tecnico, amministrativo e dirigenziale del compro oro oppure del banco metalli e i soci devono possedere gli stessi livelli di affidabilità e onorabilità richiesti ai lavoratori del settore bancario in base a quanto indicato del decreto legislativo 385/93. Questi elementi hanno portato a una marcata distinzione tra le due diverse realtà commerciali nel corso del tempo.
La differenza maggiore tra compro oro tradizionali e operatori professionali in oro consiste nel fatto che questi ultimi hanno l’esclusiva sull’oro da investimento, cioè dotato di un livello di purezza minimo del 99,5% se si tratta di lingotti oppure del 90% se commercializzato sotto forma di monete d’oro. Inoltre possono effettuare transazioni su metallo 24 carati in altre forme destinato a un uso soprattutto industriale. Invece i compro oro trattano esclusivamente oro usato, tuttavia gli oggetti preziosi e i gioielli sono in lega. Infatti il metallo puro risulta essere troppo morbido per non danneggiarsi rapidamente con l’uso. Proprio per questo motivo sono aggiunti materiali legati il cui compito è rendere più robusto l’oro, però questa operazione ha l’effetto collaterale di diminuire la purezza dell’oggetto e quindi anche il suo valore.
Di conseguenza gli operatori professionali in oro/banco metalli acquistano oro vecchio dai privati, ma si caratterizzano per avere una clientela molto più ampia e diversificata dei normali compro oro. Questo fatto si spiega tenendo a mente che questi esercizi commerciali sono autorizzati a svolgere altre attività e ad affiancarle al commercio dell’oro in via professionale. Molto spesso effettuano la fusione degli oggetti preziosi e dei gioielli acquistati, così da affinare il metallo e utilizzarlo per la realizzazione di lingotti da investimento. Quindi possono venderli a investitori privati, banche, gioiellieri oppure orafi. Al tempo stesso gli operatori professionali in oro possono fornire questo servizio anche a piccoli e medi compro oro, ritirando il materiale acquistato e destinandolo alla fusione. Contemporaneamente si rivolgono ai gioiellieri, agli orafi e agli altri commercianti di metalli preziosi per ritirare l’invenduto e trasformarlo di nuovo in lingotti da lavorare in vario modo. In genere queste aziende si occupano anche di assicurare il trasporto del metallo pregiato verso la fonderia, consentendone la completa tracciabilità. Anche tutte le fasi di fusione e produzione dei lingotti vengono monitorate e registrate per garantire la totale legalità dell’operazione.
Per diventare un operatore professionale in oro è necessario inviare alla Banca d’Italia l’apposito modulo di domanda compilato in ogni sua parte; il documento di può scaricare dal sito ufficiale dell’ente. A firmare la richiesta deve essere il Presidente del collegio sindacale della società e il legale rappresentante dell’azienda. Inoltre occorre allegare al modulo una copia di un documento di identità in corso di validità (in genere la carta d’identità) dei soggetti che hanno sottoscritto la richiesta. Tuttavia la Banca d’Italia può chiedere alla società di inviare documenti aggiuntivi che possano certificare il rispetto di quanto stabilito dalla legge 7/2000. Occorre tenere a mente che, una volta iscritti all’Albo, gli operatori devono operare secondo le leggi anti-riciclaggio, tenendo a mente che per quanto riguarda il commercio di oro la soglia massima per l’uso di contanti nelle transazioni è stata recentemente abbassata, passando da 1.000 euro a 500 euro. Infine è necessario ricordare come la mancata presentazione della domanda oppure dichiarare falsamente di essere in possesso di tutti i requisiti prevede sanzioni rilevanti. Infatti si è puniti sia con condanne penali che con sanzioni pecuniarie.