Vendi L’oro Usato Con Criterio!

lingotti oroSe è piuttosto facile vendere un oggetto di tipo commerciale come un cellulare, un’auto o un elettrodomestici attraverso i numerosi siti di annunci, vendere gioielli o pietre preziose e avere il miglior prezzo non è affatto così semplice. Bisogna conoscere esattamente i criteri di valutazione dell’oro, del platino o delle pietre preziose per essere sicuri di avere una giusta valutazione dei propri oggetti da parte dei negozi che fanno attività di compravendita di metalli preziosi. I fattori infatti che concorrono alla valutazione di un gioiello sono molteplici.

Se si tratta di un gioiello, il suo valore dipende dalle dimensioni, dal peso e dalla percentuale di metallo prezioso presente nell’oggetto. Il primo elemento che contribuisce alla valutazione di un gioiello d’oro è la caratura. Dal momento che l’oro è malleabile e duttile, viene sempre lavorato in lega con altri metalli per renderlo resistente: quindi un gioiello è sempre una lega.
Quando il metallo prezioso è unito con altri materiali, come per creare i gioielli, se ne indica la purezza, che è espressa in carati: l’oro puro è 24 a carati, mentre quello utilizzato in oreficeria, generalmente è in lega al 75% cioè 18 carati. Quello che viene usato per i gioielli difficilmente possiede una caratura superiore a 18k, perchè sarebbe molto difficile da lavorare. Quindi il valore viene stimato in base alla sua lega e al peso del gioiello. L’oro ha un determinato prezzo per grammo che viene fissato dal mercato della Borsa di Londra e si chiama il fixing dell’oro. Quindi anche il peso incide sul valore del gioiello.

Ma i gioielli possono anche possedere pietre preziose o di altri metalli pregiati quali il platino.
Se si ha un gioiello in platino occorre sapere che il suo costo è doppio rispetto all’oro, in quanto è piuttosto raro e i giacimenti sono pochi e concentrati in pochissimi luoghi, tra cui il Sud Africa. Per ricavare 30 gr. di platino occorre estrarre e poi lavorare circa dieci tonnellate della roccia. Inoltre la lavorazione del platino è complessa. Ha una elevata resistenza, non viene rovinato né dagli anni né dall’usura. È usato in gioielleria per fare anelli o fedi nuziali, collane o spille di lusso che durano in eterno. Il platino è tanto resistente che si utilizza puro: i gioielli in genere sono fatti da platino al 95%. Il platino è anche quotato in borsa e, come l’oro, ogni giorno il suo valore varia a seconda del mercato. Se quindi si è deciso di vendere il proprio gioiello di oro o di platino la migliore soluzione sono i compro oro, cioè i negozi che effettuano la compravendita dei metalli preziosi: qui è possibile richiedere la valutazione gratuita dei propri gioielli e quindi decidere se vendere o meno. Per vendere basta avere un documento valido, il codice fiscale e compilare un modulo dei dati personali e del gioiello.

Se invece si desidera vendere un anello di diamanti è necessario distinguere il valore dell’oro dell’anello dal valore del diamante.
Il valore di un diamante dipende dal colore, dalla purezza e dal peso.
Il colore dei diamanti va dal bianco al giallo. A ogni colore corrisponde una lettera, dalla D che corrisponde al bianco eccezionale superiore ala I, bianco leggermente sfumato. I diamanti più commerciati sono quelli G e H. Tutti gli altri, fino alla Z, vano sempre più verso il giallo.
La purezza si valuta in base alle impurità che ci possono essere al suo interno, che hanno tutti i diamanti e si vedono con un monocolo da 10X. I diamanti si classificano, in base alle impurità, da IF ossia il massimo di purezza, di gioielli che sono unici o da collezione, con un costo elevatissimo, fino a P1, P2, P3 che sono diamanti con inclusioni visibili a occhio nudo e economici.

Infine il peso dei diamanti si valuta con l’ unità di misura chiamata “Carato” equivalente a un quinto del grammo, ossia 0,2 grammi. Per pesarli si utilizza un bilancino millesimale, con tre cifre dopo la virgola. Il carato dei diamanti si scrive con la C e non si deve confondere con il carato dell’oro, generalmente indicato con la K. Il Rapaport stabilisce il costo di un diamante che ha una determinata grandezza, un certo colore e una certa purezza e si divide in fasce di cui ognuna ha un costo diverso.

In conclusione se si vuole vendere un anello di diamanti, affidandosi a un negozio autorizzato all’acquisto dell’oro e che tratti anche pietre preziose, bisogna assicurarsi innanzitutto che possa valutare con competenza il diamante e poi che faccia una valutazione separata dell’oro e del diamante.
Affidandosi quindi ad un compro oro, tra quelli autorizzati e affidabili, si può essere certi di vendere il proprio anello di diamanti, una collana o una spilla di platino sempre al miglior prezzo possibile.

Perchè Acquistare Monete Da Investimento

Investire il proprio denaro in un momento di incertezza economica come quello che stiamo vivendo non è affare da poco: si devono prendere in esame i rischi di un eventuale crollo borsistico e nessun titolo sembra completamente al riparo dalle conseguenze nefaste della crisi.
Tra le opportunità più interessanti e apprezzate, non solo da coloro che investono per professione, ma anche da chi ha lo scopo di preservare una piccola ricchezza personale, vi è senza dubbio l’oro fisico, sotto forma di lingotti o monete da investimento.

Se anche tu sei alla ricerca di un modo per mettere al sicuro il tuo capitale, grande o piccolo che sia, con un metodo duraturo e dai sicuri risvolti positivi, puoi puntare sul mercato delle monete d’oro da investimento ed inserirti in un filone affaristico davvero interessante, che ha già attirato migliaia di persone negli ultimi anni, tanto che nella primavera del 2013, si è verificata una momentanea indisponibilità di questi oggetti, andati letteralmente esauriti presso i compro oro e banco metalli di mezzo mondo.

Ma di cosa si tratta esattamente?
oro da investimentoLe monete da investimento sono degli oggetti forgiati in metallo prezioso (principalmente oro e argento) dagli stati federali, che li coniano allo specifico scopo dell’investimento, secondo precise regole di forma e peso.
Visivamente non si differenziano dalle vere e proprie monete utilizzate come metodo di pagamento e che ben conosciamo: forma arrotondata, piccole dimensioni, presenza di elementi distintivi del conio.
I differenti tagli di valore sono determinati dalla quantità di oro puro in esse contenuta, tanto che in genere si utilizza la medesima unità di misura tipica dell’oro, ovvero l’oncia: si parla quindi di monete da un’oncia, mezza oncia, un quarto d’oncia.

Nonostante siano dotate di valore legale negli stati di origine e, come ovvio, siano un oggetto di fitte contrattazioni sui mercati, le monete da investimento sono tradizionalmente ritenute “fior di conio“, ovvero sono prive di una reale circolazione quale forma di pagamento o mezzo di scambio.
La loro valutazione avviene esclusivamente in considerazione del loro peso in oro, argento o platino: sono totalmente prive di un cosiddetto valore nominale e sui mercati sono soggette all’applicazione di un sovrapprezzo, variabile a seconda delle loro dimensioni, che si colloca comunque in un range tra il 3 e il 15%.
Tale maggiorazione dipende dai costi di produzione, stoccaggio e mercato e in parte comprende anche il pagamento dovuto ai soggetti intermediari.
La sua applicazione comporta una ovvia lievitazione del prezzo di acquisto, specie se confrontato con altre forme di investimento in oro fisico: l’equivalente in barre o lingotti da investimento è spesso leggermente più economico, specie quando si parla di grandi quantità di oro o argento.
Questa circostanza, non incide tuttavia sulla convenienza dell’investimento: il surplus eventualmente corrisposto al momento dell’acquisto è facilmente recuperabile in fase di successiva vendita, non rappresentando quindi una vera e propria penalità.

Da quanto detto finora risulta già evidente la differenza tra le monete d’oro da investimento e quelle aventi un valore numismatico, intendendosi con questo termine i pezzi più propriamente rivolti al mercato dei collezionisti.
Queste ultime, spesso oggetto in passato di una tradizionale circolazione quale metodo di pagamento, sono valutate sulla base di indici del tutto differenti: tiratura, rarità, anno di conio e condizioni.
A metà strada tra collezionismo e investimento si collocano spesso le produzioni commemorative: ne fanno parte esemplari “fior di conio” emessi a fronte di speciali ricorrenze che, alle giuste condizioni, possono assumere anche un vero e proprio valore numismatico.

Sono molti gli Stati che, ad oggi, emettono monete da investimento, dopo i primi esemplari sudafricani, si possono oggi acquistare le Maple Leaf canadesi, i Panda cinesi, le monete australiane o austriache, passando per la ben nota American Eagle, sul mercato ormai dalla metà degli anni 80.

Insomma, una vasta scelta, con la garanzia degli stati produttori, che incrementa certamente l’affidabilità dell’investimento e favorisce un facile e proficuo smobilizzo: le monete da investimento, oltre ad essere contrattate su mercati globali, sono accettate tranquillamente da tutti i rivenditori specializzati, dai banco metalli e in molti casi anche dalle banche, senza necessità alcuna di sottoporre ogni singolo pezzo a verifiche e test qualitativi.

Dove Vendere Il Tuo Oro A Roma

oro usatoL’oro è un metallo prezioso dal colore giallo ed è malleabile, tenero e duttile, tanto che per realizzare oggetti o gioielli d’oro viene sempre lavorato in una lega con altri metalli, allo scopo di farlo diventare più resistente.

Per quanto riguarda i gioielli il valore dipende non solo dalle dimensioni e dal peso ma anche da quanto oro puro è presente in percentuale nell’oggetto. Infatti il primo fattore che contribuisce al valore di un gioiello è proprio la caratura, ossia la percentuale di oro nella lega con cui viene lavorato.

L’oro ha una purezza che viene espressa in carati: l’oro puro ha 24 carati, ossia il 100% o più precisamente i 999,9 millesimi di oro, quello lavorato, utilizzato in gioielleria ha in genere 18 carati ed è in lega al 75% (comunque non supera mai i 18 carati). La purezza dell’oro può essere anche indicata in altro modo, ossia con una grandezza a tre decimali. Ad esempio: i 18 carati si indicano anche con 0,750 oppure con 75%.
In natura è possibile trovarlo sotto forma di pepite allo stato puro, in grani o pagliuzze nelle rocce metamorfiche o ignee dei giacimenti (o “vene”) oppure nei depositi alluvionali. In Italia l’oro esiste in quantità piccole nel Po o nel Ticino.
E’ possibile trovare l’oro puro sotto forma di lingotti, realizzati tramite colatura negli appositi stampini. I lingotti d’oro molto piccoli si ottengono coniando o imprimendo delle lastre di metallo puro.

I lingotti della “London Bullion Market Association” (LBMA), l’associazione che opera nel mercato dei lingotti, si chiamano lingotti “di buona consegna” o “good delivery” e posseggono la purezza minima accettabile con una percentuale di 99,5% d’oro puro. I lingotti possono essere acquistati a scopo d’investimento, sugli stessi è basata la quotazione internazionale usata nelle transazioni degli oggetti in oro. L’oro puro in lingotti, è considerato un ottimo bene rifugio.

Allo stato puro il prezzo viene fissato dal mercato, ossia dalla Borsa londinese che lo fissa due volte al giorno, il così detto fixing dell’oro.
L’oro puro è impiegato, in quei sistemi economici che si basano sul “gold standard”, come una base per la valuta del paese, ossia il valore che ha la valuta è stabilito in funzione di una quantità d’oro.
L’Italia è un produttore di modesta entità ma è uno dei paesi tra i maggiori trasformatori di preziosi al mondo, con circa 500 tonnellate all’anno di oro lavorato.
Quello utilizzato per la gioielleria, ossia in lega, assume colorazioni diverse in base al metallo col quale viene legato: la quantità di oro sarà sempre al 75% mentre quelle che variano sono le percentuali degli altri metalli. L’oro verde è composto, oltre che dall’oro al 75% anche da argento al 12,5% e da rame al 12,5%; quello giallo ha argento tra 7 e 12% e rame tra 13 e 18%; l’oro rosso è composto dal 4,5% d’argento e dal 20,5% di rame; infine l’oro bianco è composto da 25% tra nichel, argento oppure palladio. Queste leghe vengono utilizzate per creare anelli, spille, orologi, bracciali, orecchini ma anche per fare medaglie, monete e altri oggetti.
Quando si desidera vendere un proprio gioiello d’oro è consigliabile informarsi sul tipo di oro con il quale è stato prodotto, ossia sulla lega con cui il gioiello è stato lavorato: solo così sarà possibile valutare con esattezza il valore del gioiello che si intende vendere e fare un affare vantaggioso.
A Roma esistono numerosi negozi compro oro che acquistano oggetti e gioielli preziosi usati: per la valutazione del pezzo usano opportuni acidi che permettono di valutare la purezza dell’oro, ossia la caratura, in base a questa, il negoziante stabilisce il prezzo del gioiello, facendo riferimento alla quotazione dell’oro e al suo peso, l’operazione dev’essere fatta in modo del tutto trasparente, pesandolo davanti al venditore su una apposita bilancia di precisione. Il venditore può accettare o meno l’offerta e decidere se vendere il proprio gioiello solo se il prezzo è conveniente, ovviamente è consigliato informarsi preventivamente sulla quotazione dell’oro di quel giorno.

Se non avete intenzione di recarvi presso il negozio compro oro, oggi è possibile avere una stima precisa del proprio gioiello utilizzando il servizio di quotazione online, disponibile anche sul sito di oroelite. Basta inserire il peso dell’oggetto da quotare in grammi e la sua caratura: si otterrà immediatamente il prezzo dell’oro usato, ossia il valore del proprio gioiello, sempre sulla base della quotazione del giorno riportata sul sito.

Valutazioni Oro Da Casa, Conviene!

valutazini oroL’oro e Internet. Anche se apparentemente potrebbero sembrare due soggetti molto lontani l’uno dall’altro, in realtà possono rivelarsi dei perfetti alleati per tutti coloro che decidono di rivolgersi a un negozio di compro oro per vendere gioielli o altri oggetti contenenti il prezioso metallo.
Sempre di più, infatti, negli ultimi tempi, sono le persone che si rivolgono ai punti vendita specializzati per avere una valutazione di monete, orologi, rottami, vecchi ricordi, gioielli di ogni tipo… Insomma, tutto quello che può contenere una quantità di oro e che si può facilmente trovare nelle case.

Non a caso i compro oro sono esponenzialmente cresciuti di numero, rendendo sì più facile trovare un punto vendita cui rivolgersi ma anche disorientando un attimo i meno esperti. Alla confusione non hanno certo contribuito alcuni episodi di cronaca che hanno fatto a volte passare il messaggio che, dietro queste realtà ci possano essere giri poco chiari. Il tempo, in realtà, ha aiutato a liberare il campo da equivoci, ma, a scanso di qualsiasi problema, c’è un comodissimo strumento che, proprio grazie a internet, permette di avere una valutazione aggiornata e garantita. Si tratta del sistema di valutazione e del blocco del prezzo online, reperibile sui siti web di alcuni dei principali brand di compro oro online presenti sul mercato.

Bisogna tenere conto che fare una valutazione di un oggetto in oro non è un’operazione semplice perché, a meno di non avere dei lingotti o alcune rare monete d’oro, tutti gli altri oggetti sono composti da una percentuale di oro variabile unita ad altre leghe. L’oro, infatti, è un materiale molto malleabile che, per essere lavorato e reso più stabile, ha bisogno di legarsi ad altri elementi. La valutazione, quindi, dipende proprio da questo fattore. Attenzione, quindi, non bisogna fare riferimento al valore dell’oro quotato in borsa, perché questo si riferisce all’oro puro a 24 carati. I gioielli, per fare un esempio, sono generalmente a 18 carati, il che significa che, fatte 1000 le parti di cui è composto, 750 di esse sono in oro.
Nei sistemi di blocco del prezzo e di valutazione sul web, si possono selezionare i carati dell’oggetto che si intende vendere, inserire il peso in grammi e ottenere un immediato riscontro del suo valore.
A questo punto, se la quotazione è di proprio gradimento, si può procedere a bloccare il prezzo visualizzato. Questo è uno strumento estremamente comodo, perché garantisce all’utente la possibilità di “congelare” la valutazione ottenuta per un arco di tempo che varia dalle 24 alle 48 ore. Se, entro questo limite, ci si reca fisicamente presso un punto vendita dello stesso brand sul cui sito si è effettuata la valutazione, si ha la certezza di vedersi riconosciuta quella esatta quotazione, al di là di variazioni di qualsiasi tipo che potrebbero essersi verificate nel frattempo.
Questo sistema garantisce all’utente la migliore valutazione possibile, in quanto, non comportando nessun tipo di obbligo, se in un secondo momento si decidesse di effettuare una nuova valutazione o si ritenesse non del tutto soddisfacente il prezzo bloccato, senza alcun problema si può lasciar passare il lasso di tempo di 24 – 48 ore e rivalutare nuovamente il proprio prodotto. Inoltre, è non è poco, si possono effettuare tutte queste operazioni comodamente seduti a casa propria, recandosi in un punto vendita solo quando si sarà sicuri di avere un guadagno soddisfacente.

Per completare la vendita, quindi, si deve unicamente stare attenti solo ad alcune semplici regole che è bene conoscere per essere sicuri di fare tutto a norma di legge.
Innanzitutto, quando ci si reca in un negozio di compro oro, il cliente deve essere identificato attraverso un documento d’identità. Una volta in negozio, si tenga anche conto che il gioiello, o l’oggetto che sia, verrà nuovamente pesato per verificare la correttezza dei dati inseriti on line. L’operazione deve essere effettuata alla presenza del cliente, così da garantire la massima trasparenza possibile.
Per quanto riguarda il pagamento, invece, secondo le norme antiriciclaggio, al di sopra dei mille euro non è possibile ricevere un pagamento in contanti. Se si supera tale cifra, il pagamento può essere effettuato tramite assegno bancario non trasferibile o bonifico eseguito in modalità home banking.

5 motivi per rivolgersi ai banco metalli

banco metalliAl settore orafo appartengono diverse professionalità che esercitano l’attività a vari livelli, secondo specifiche norme di legge.
Quella attualmente in vigore è la n° 7/2000 nota anche come “Nuova disciplina del mercato dell’oro“, anche se, proprio in questi giorni, il governo, con il supporto delle maggiori associazioni di riferimento, è impegnato nell’approvazione di nuove norme più innovative e più rispondenti ai bisogni reali della categoria.
La disciplina vigente stabilisce che gioiellieri e compro oro sono abilitati alla compravendita di metalli preziosi ma, non essendo in possesso di alcuni requisiti, non sono autorizzati all’estrazione di oro puro né a negoziare “oro da investimento” (placche, lingotti e monete).
Infatti per questo delicato compito, è necessario essere professionisti autorizzati direttamente dalla Banca d’Italia e regolarmente iscritti all’ UIF, Unità d’Informazione Finanziaria, con il quale collaborare in caso di operazioni sospette o poco trasparenti.
Proprio per facilitare le operazioni di monitoraggio dell’UIF, la legge esige l’invio, entro 30 giorni, di dettagliate dichiarazioni per ogni transazione effettuata, nelle quali devono essere riportati tutti i dati del venditore e dell’acquirente, il tipo di operazione (compreso l’eventuale utilizzo di altri intermediari), e l’importo convenuto.

Al pari di una banca, le negoziazioni di un banco metalli possono riguardare monete coniate dal 1800 in poi con purezza minima di 900/1000, lingotti di almeno 1 grammo puri almeno 995/1000, e certificati sull’ oro.
In osservanza alle norme contenute nel decreto legislativo 231 del 2007, relativo alla “prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio”, gli operatori finanziari sono tenuti a conservare una copia delle suddette dichiarazioni per 10 anni.
Per poter iniziare l’attività è necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio nel “Registro degli operatori in metalli preziosi“, invece a livello europeo, affinché la professione sia legalmente riconosciuta, bisogna fare riferimento alla direttiva 85/368/CEE e successivo aggiornamento n°196/91 dell’UE.
Se saranno approvate le disposizioni di legge attualmente in discussione alla Camera, diventerebbe obbligatorio anche l’inserimento in un nuovo elenco denominato “Registro della attività di compravendita di oro”, curato sempre dalla Camera di Commercio e disponibile on line.

Ma di che natura sono gli obblighi che la legge impone?

La domanda richiede una risposta articolata, nel senso che esistono degli obblighi giuridici ben precisi e alcuni requisiti morali imprescindibili.
Innanzitutto possono svolgere questa attività tutti i soggetti che hanno costituito una società per azioni (Spa) o una società a responsabilità limitata (Srl) o una società in accomandita per azioni (Saa) o una società cooperativa, il cui capitale sociale pari a 120.000 euro deve essere completamente versato.
All’atto della costituzione, il notaio deve ben evidenziare che l’oggetto della società è il “commercio in oro” specificando chi sono i soggetti che hanno la facoltà di operare transazioni legate sia all’oro fisico che e all’oro finanziario.
La legge stabilisce, inoltre, che il possesso dei “requisiti di onorabilità” riguarda l’amministratore della società, ma anche tutti i soggetti che ne fanno parte.
Per requisiti di onorabilità s’intende essenzialmente l’assenza di condanne (tramite sentenze definitive) o di procedimenti penali in corso, procedure fallimentari o provvedimenti sanzionatori riportati all’estero, per i quali tali requisiti vengono a decadere.
In una fase successiva, queste informazioni saranno sottoposte al vaglio del “Servizio di Supervisione sugli intermediari specializzati della Banca d’Italia”, che stabilirà se abilitare o meno i soggetti che ne hanno fatto richiesta.
Non c’è da meravigliarsi, quindi, che un cliente decide di rivolgersi a questi operatori non solo perché sono altamente qualificati, ma anche per le loro compravate doti di onestà ed affidabilità, tanto da chiedersi: ma in quanti altri settori avviene una selezione così attenta e rigorosa?

Basti pensare che molti gioiellieri e compro oro sono tra i loro migliori clienti!
Ma godere di una buona reputazione significa sopratutto riuscire fidelizzare milioni di persone comuni, non esperti del settore.
Infatti, l’opinione pubblica ha imparato a prendere le distanze dai pregiudizi che i media, pur di far notizia, hanno cercato di insinuare, in maniera smisurata e generalizzata.
Naturalmente l’obbligo coatto di queste norme è esteso ai siti on line specializzati in compravendita di oro, per i quali c’è un ulteriore aggiornamento in corso da parte delle istituzioni.
Infatti, proprio in questi giorni il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza di un nuovo decreto che potrebbe entrare in vigore dal prossimo mese di giugno.
Si tratta di nuove norme che si riferiscono ai maggiori obblighi sulla trasparenza nelle transazioni che avvengono in rete che, se approvate, consentirebbero l’estensione del diritto di recesso da 10 a 14 giorni.
Questo corrisponderebbe ad un obbligo in più per tutte le piattaforme di e-commerce e quindi anche per gli operatori del settore orafo e, nello stesso tempo, il rafforzamento di un diritto già acquisito per i clienti on line, sempre più numerosi.

Guadagnare Con I Social Ecco Come Fare

guadagnare con i socialI compro oro sono diventati tra gli esercizi commerciali più diffusi in tutte le città italiane, in pochi però conoscono a fondo la loro natura e le serie di servizi professionali e tecnici che offrono e che vanno ben al di là della semplice rivendita di oro usato.
Dopo una prima fase di diffidenza, oggi, sono sul mercato della valutazione dei metalli, dei gioielli, degli investimenti finanziari in oro, delle perizie e della vendita on line degli stessi prodotti.
Quindi, una clientela sempre più informata e aggiornata sui servizi offerti, varca la porta dei compro oro.

COME INVESTIRE NELL’ORO
Da sempre al centro dell’interesse dell’uomo, l’oro è uno dei metalli preziosi, il cui valore è stato sempre costante nel tempo. Ad incidere sulla sua importanza è proprio la sua rarità e i procedimenti di estrazione piuttosto complicati.
Dopo un periodo di silenzio, l’oro è tornato alla ribalta ed è protagonista indiscusso degli investimenti: chiunque voglia investire del denaro, preferisce farlo proprio in oro e, non più, in beni immobili.
Questa tendenza, poi, si è particolarmente acuita proprio a causa della crisi immobiliare che ha spostato gli investimenti in qualcosa di più solido e duraturo, l’oro appunto.
La diffusione dei compro oro, quindi, ne è una diretta conseguenza.
Un discorso analogo può essere svolto per l’argento, metallo più diffuso e meno ricercato. Anche l’argento è soggetto a valutazioni di mercato, influenzate dalla purezza con cui viene venduto.

Ma come si può investire in metalli come oro o argento?
Prima di tutto bisogna tener presente che il metallo prezioso per eccellenza è soggetto a frequenti variazioni delle quotazioni e che, queste variazioni, cambiano a seconda della categoria di oro che abbiamo di fronte: avremo, quindi, diverse quotazioni a seconda della purezza della materia prima.
Esistono infatti diversi “gradi” di purezza dell’oro, quello da investimento è di 24 carati (il carato è l’unità di misura dell’oro), mentre, in gioielleria, è possibile trovare oggetti di 18 carati.
Entrambe le purezze sono soggette a quotazioni e le quotazioni, come abbiamo già accennato, cambiano spesso.
L’argento, pur subendo quotazioni di mercato, risulta più stabile dell’oro; anch’esso viene valutato in base alla percentuale di metallo puro presente.
Come essere aggiornati in tempo reale sulla quotazione dell’oro e dell’argento?
Soprattutto, non è insolito che si decida di investire in oro, quando la quotazione è meno vantaggiosa. Come evitare tutto questo?
I compro oro vanno incontro al cliente grazie al servizio di quotazione on line. Connettendosi al sito dei più diffusi compro oro, è possibile essere aggiornati in tempo reale.
Ma alcuni esercizi hanno fatto di più, sono andati oltre garantendo al cliente la possibilità di scegliere la quotazione migliore per investire in oro.

COME POTENZIARE L’INVESTIMENTO ON LINE?
Per venire incontro alle esigenze della clientela, alcune catene hanno fatto un passo oltre, garantendo al proprio cliente la possibilità di scegliere la quotazione migliore per l’oro e di potenziare ulteriormente questo guadagno.
Come?
Semplicemente grazie all’aiuto dei social network più diffusi, come Google+, Facebook e Twitter.
Chiunque intenda investire in oro o argento può accedere alla web page del compro oro ed informarsi sulla quotazione dei metalli, in base alla purezza di metallo in cui intende investire.
Se la quotazione è vantaggiosa può bloccarla e, di conseguenza, bloccare l’acquisto dell’oro a quella precisa quotazione; se il cliente vuole aspettare una maggiore quotazione, può non confermare l’opzione su quella quotazione.
Il vero vantaggio arriva quando un investitore decide di condividere la sua scelta sui social network, questo, infatti comporterà una maggiorazione della quotazione selezionata, di 0,10 centesimi di euro al grammo. Basterà mettere un “mi piace” sulla pagina Facebook del compro oro, o condividere tramite Twitter o Goggle+ la quotazione, per rendere l’investimento ancora più conveniente.
Se poi il cliente decide di condividere il suo investimento su tutti e tre i social network, il vantaggio triplica fino ad arrivare a 0,30 centesimi di euro per grammo.

La procedura, quindi, è molto semplice. Il cliente scegli la quotazione che ritiene più allettante per sé e la blocca, stabilendo quanto oro o argento vuole acquistare, entro 24-48 ore dovrà confermare il suo investimento.
In ultimo, con un gesto semplice ed oramai naturale come la condivisione sui social, potrà vedere accrescere il vantaggio di un investimento in metalli preziosi.

Diamanti E Pietre Preziose, Montati Sui Gioielli O In Blister?

diamanti e pietre prezioseI diamanti sono le pietre più preziose e rappresentano il minerale con il maggior grado di durezza. Si compongono di carbonio cristallizzato, si trovano nella viscere della terra e la presenza di eventuali impurezze gli conferiscono diversi gradi di colorazione, tenui o intensi, tanto da aumentarne o diminuirne il suo valore come gemma ornamentale. I giacimenti più importanti si trovano in Sudafrica e nello Zaire. L’uso dei diamanti come gioielli ha origini antiche. La loro bellezza è legata alla loro lucentezza determinata dall’elevato grado di rifrazione ed al loro potere dispersivo. Sono considerate le pietre più preziose in quanto sono rare, infatti sono destinati ad esaurirsi ed inoltre la quantità riservata alla gioielleria è molto limitata. Sono pietre idrorepellenti, resistenti all’usura, al calore e non possono essere rovinate se non da un altro diamante, senza dimenticare che richiedono un complesso processo di estrazione, di rifinitura e di trasformazione. Costituiscono un valido investimento (anche se non garantiscono una tutela dall’inflazione) , sia come diamanti montati su gioielli che in blister, in quanto seguono la quotazione del mercato diamanti, non sono soggetti a nessun tipo di tassazione e sono beni di facile scambio.

Tra i diamanti più famosi troviamo:

– il Koh-i-noor di 186 carati proviene dall’India dove venne estratto probabilmente verso il 1300. Abbellisce una delle colore reali del Regno Unito;

– il Gran Mogol di 280 carati è originario dell’India dove venne scoperto tra il 1650-1658. Da molti anni risulta irreperibile;

– il Reggente di 420 carati, trovato in India nel 1698, venne inserito nei gioielli della corona francese. Attualmente si trova presso il Museo del Louvre;

– l’Orlov di 199 carato è stato rinvenuto in India intorno al 1700. Sembrerebbe che fosse un occhio della statua di Brahma presente in un tempio indiano. E’ stato incastonato nello scettro degli Zar, dopo che il principe Gregorio Orlov lo ebbe comprato dal gioielliere della Corona russa e regalato all’imperatrice di Russia, Caterina II.

– il Tiffany giallo di 128,54 proviene dal Sudafrica e risale al 1878. E’ diventato celebre perché indossato da Audrey Hepburn nel conosciutissimo film Colazione da Tiffany,

– il Victoria di 469 carati venne estratto nel 1884 in Sudafrica;

– l’ Excelsior di 995 carati, fu trovato in una miniera africana nel 1893 ad opera di un operaio che lo consegnò al suo datore di lavoro in cambio di 500 sterline e di un quadrupede.

– il President Vargas di 726 carati fu scoperto in Brasile nel 1938.

– l’Incomparabile, un diamante da 407,78 carati originario del Congo. Il prezioso venne rinvenuto in una discarica, nel 1989, per merito di una bambina;

– il Cullinan trovato nel 1905 in Sudafrica dal peso di 3.106 carati. Il diamante Cullinan è conosciuto anche con la dicitura di Stella d’Africa, deve il suo nome al proprietario della miniera dove venne scoperto, Sir Thomas Cullinan. E’ stato diviso in 105 diamanti di diverse misure, tutti conservati presso la Torre di Londra. Divenne famoso non solo per la sua grandezza ma anche perché uno di questi diamanti venne incastonato, con forma a goccia, nella corona inglese ed un altro nello scettro di San Edoardo.

– il Gorden Jubilee di 545,67 carati fu rinvenuto nel 1985 in Sudafrica,

– The Promise Lesotho, un diamante di 603 carati estratto nel Lesotho in Sudafrica nel 2006. E’ stato venduto, tramite asta, ad Anversa a Laurence Graff, un famoso gioielliere di Londra.

Esistono diversi tipi di taglio di questi preziosi ossia:

– il taglio a brillante semplice;
– il taglio a gradini;
– il taglio briolette;
– il taglio cabochon;
– il taglio misto.

Alla prima categoria appartengono i tagli brillanti a forma ovale, rotonda, a goccia, a cuore, lavorazioni che permettono la fuoriuscita della luce del diamante direttamente dal punto inciso e, nella maggior parte dei casi, durante la manipolazione sprecano una discreta quantità di pietra grezza. In questa tipologia vi sono anche il taglio a navette, conosciuto anche come taglio alla francese o con il termine marquise, con forma a ogiva, il taglio princess ossia un taglio a forma quadrata, il taglio radiant ossia a forma quadrata con angoli arrotondati ed il taglio trilliant ovvero a forma triangolare.
Nella seconda tipologia si trovano il taglio smeraldo a forma rettangolare con spigoli levigati, quello a testa di toro a forma trapezoidale con angoli superiori spuntati, quello a carré ossia quadrato,il taglio taper o meglio trapeziodiale, quello a baguette vale a dire in forma rettangolare e quello a triangolo.
Si classificano nel taglio briolette tutti quelli a forma ovale o a goccia tridimensionali con faccettature finalizzate ad aumentare la luminosità della pietra.
Il taglio cabochon può assumere una forma a cuore, ovale, a goccia o a navette. Questa lavorazione rendere bombata la superficie delle gemme e viene impiegata obbligatoriamente su gemme di colore. Si annoverano nel taglio misto quello denominato bufftop, ottenuto dal taglio caboscon associato ad un taglio faccettato, e quello definito fire rose ovvero un taglio a base esagonale.

A seconda della tipologia di taglio viene esaltata la lucentezza e la brillantezza dei diamanti e, al contempo, si determina un gioco visivo che attira l’attenzione sia sulla pietra che sul gioiello in cui sono montati, elementi fondamentali da cui dipende la loro magnificenza. L’opera del tagliatore sarà sostanziale al fine di eseguire tagli che permettano la penetrazione della luce, la sua rifrazione interna e la sua fuoriuscita. Il diamante, in questo modo, riuscirà ad esaltare tutto il suo splendore naturale.
Per scegliere un diamante sarà necessario tenere conto delle cosi dette 4 C ovvero il tipo di taglio (Cut), la purezza (Clarity), il peso in carati (Carat weight) ed il colore (Colour), caratteristiche che permettono di inventariarlo ed identificarlo.

Il taglio del diamante è basilare in quanto determina la sua fattura, la sua lucentezza, la sua purezza ed il suo colore. Le proporzioni e le rifiniture di un diamante sono parti essenziali della rifrazione e della dispersione della sua luce naturale. Un taglio perfetto garantirà luminosità e lucentezza.
Le caratteristiche di purezza sono la mancanza di inclusioni e di caratteristiche presenti sulla superficie. Le prime identificano le qualità interne del diamante, le seconde le peculiarità che rimangono sulla parte esterna della gemma. La presenza di venature e/o di cristalli di minerali nel diamante sono altri requisiti di purezza, come pure la rottura che si definisce sfaldatura quanto si crea nella parte più debole del cristallo, la si chiama invece frattura quanto l’incrinatura si manifesta in qualsiasi parte del cristallo. Questi due tipi di rottura si qualificano con il termine piuma in quanto, grazie alla luce e all’immagine che si viene a creare, assomigliano alla livrea di un volatile.

Per classificare la purezza dei diamanti si utilizzano una serie di sigle tra cui:

FL per indicare un diamante puro;
VS1-VA2 per intendere inclusioni piccolissime riscontrabili con una lente a 10 ingrandimenti;
IF per evidenziare un diamante senza inclusioni interne;
VVS – VVS1 per indicare inclusioni molto piccole e visibili solo con una lente di ingrandimento;
P1.P2.P3 denotano inclusioni facilmente percepibili ad occhio nudo.

Il peso di un diamante è espresso in carati, divisi in 100 punti, un carato corrisponde a 0,2 grammi ovvero ad un quinto di un grammo. Il termine carato deriva dai semi di carrubo che venivano impiegati nell’antichità per pesate questi preziosi. Per conoscere correttamente il peso e, conseguentemente, il costo di una gemma gli esperti di gemmologia utilizzano bilance di precisione. Il prezzo dei diamanti sui mercati ha come riferimento il listino Rapaport, aggiornato una volta a settimana, che ne stabilisce i loro valori tenendo conto del peso, della purezza e del colore.

Il colore dei diamanti è classificato ricorrendo ad una serie di lettere, ognuna delle quali non identifica una tinta precisa ma piuttosto una gamma di colori determinata tenendo conto della lucentezza e dell’intensità del colore, ossia:

– con le lettere dalla D alla F si classificano i diamanti incolore ovvero quelli di colore bianco eccezionale ed extra;
– con le lettere dalla G alla I si intendono diamanti incolori con tonalità bianco e bianco sfumato;
– con le lettere dalla J alla L si raggruppano i diamanti dal colore bianco leggermente colorito;
– con le lettere dalla M alla Z si schedano i preziosi definiti coloriti;
– con le lettere oltre la Z si distinguono dei diamanti molto rari denominati fancy.

I diamanti senza colore vengono considerati i più preziosi.

Per trovare un diamante, montato su gioielli o in blister, che possa soddisfare i propri gusti, sarà necessario prendere in considerazione il suo peso e le famose 4 C e, successivamente, rivolgersi ad un professionista del settore per avere la sicurezza di acquistare un diamante certificato. Sia che il diamante sia montato su un gioiello o che sia confezionato in blister, rappresenterà un investimento stabile nel tempo ed un regalo perfetto da farsi o da fare in ogni occasione.

Opportunità E Vantaggi Di Un Compro Oro In Franchising

oro usatoSe avete a disposizione una somma di modesta entità da investire potreste considerare l’apertura di una attività di Compro Oro.

La somma da investire dovrà essere sufficiente per coprire le spese di un eventuale affitto o proprietà di un locale (15 mq sono soddisfacenti), l’allestimento e l’avvio dello stesso.

 

L’attività di Compro Oro consiste sostanzialmente nella vendita di oro e oggetti preziosi a privati, commercianti all’ingrosso e società di fusione dei metalli. Ciò che distingue questa tipologia di attività dalla più comune oreficeria è l’acquisto di oggetti preziosi unicamente usati che poi verranno rivenduti rinnovati o saranno destinati alla fusione.

Molti di questi negozi, oltre all’acquisto di oggetti in oro, valutano anche il ritiro di oggetti in argento o platino ed in alcuni casi anche di pietre preziose come ad esempio i diamanti. La valutazione di tutte queste tipologie di materie preziose si basa sull’attuale quotazione sul mercato. Nello specifico, la quotazione dell’oro, chiamata Fixing, è regolamentata dai mercati mondiali ed è possibile verificarla giornalmente sui portali o i quotidiani economici. L’importo del Fixing di regola si riferisce al prezzo in grammi per l’oro puro 24 Kr. Ad ogni modo è possibile risalire con facilità anche alle quotazioni dell’oro con minori carati.

 

Le competenze tecniche necessarie per esercitare in questo settore sono facilmente acquisibili frequentando un breve corso di formazione. Il rischio di invenduto è pressochè inesistente grazie soprattutto alle caratteristiche dell’oro, alla sua nota versatilità e al suo intramontabile valore. Tra l’altro ogni negozio stipula degli accordi con delle società di raccolta di metalli preziosi che ritirano la merce pagandone il costo nell’immediatezza. Quest’ultimo aspetto fa sì che ogni negoziante possa limitare la merce presente nel proprio negozio limitandone anche i rischi. Il mercato in questione è abbastanza stabile e il bisogno di contante che caratterizza questi anni di crisi economica rende questa attività alquanto redditizia. Puntualizziamo che la clientela che si affida ai Compro Oro non è necessariamente in ristrettezze economiche ma può decidere di vendere i propri gioielli perché rotti o semplicemente per recuperare denaro per acquistarne dei nuovi. Fatte queste premesse, se la strada intrapresa è quella di considerare questo tipo di attività è altamente consigliabile affidarsi ad una società di francising. Tenete presente che un buon marchio è sinonimo di sicurezza e professionalità agli occhi di ogni potenziale cliente. Innanzitutto spieghiamo bene in cosa consiste affidarsi ad un Franchisor: il Franchising o affiliazione commerciale è una forma di associazione collaborativa per la distribuzione di beni e/o servizi fra un imprenditore o Francisor e il suo affiliato. Entrambi stipulano un contratto dove il Francisor concede al proprio affiliato l’utilizzo dell’insegna oltre a garantire l’assistenza continuativa per tutta la durata del contratto. L’affiliato si impegna a sua volta di mantenere lo standard della politica aziendale fissata dal Francisor. In genere l’affiliazione prevede il pagamento di una percentuale sul fatturato detta royalty e/o una commissione d’ingresso. Sostanzialmente il francising consente al marchio di avere più visibilità, grazie ai vari punti vendita aperti, consentendogli una crescita più rapida. La visibilità porta di conseguenza vantaggi a livello pubblicitario anche per gli affiliati, potrete avere un’idea di franchisor, visitando il sito www.oroelite-franchising.it .

 

Ora esaminiamo nello specifico cosa offrono i marchi in franchising di compro oro e quali sono i vantaggi. Innanzitutto è consigliabile valutarne più di uno in modo da poter valutare al meglio quale potrebbe essere l’offerta a voi più congeniale. Una prima scrematura potrà essere effettuata decidendo fin da subito se includere nel servizio che volete offrire alla vostra clientela anche l’acquisto di pietre preziose quali i diamanti o gli oggetti quali l’orologeria. Se non avete esperienza in questo settore non preoccupatevi perchè ogni marchio prevede nella sua offerta la frequentazione di corsi di formazione adatti ad ogni vostra esigenza. Le informazioni generali sono largamente presenti sui siti web di ogni azienda. Nel momento in cui sarete interessati ad un marchio specifico potrete richiedere ulteriori chiarimenti contattando direttamente l’azienda promotrice. Sempre nel sito vengono riportati quali sono gli oggetti preziosi che vengono trattati e se sono facoltativi come ad esempio l’orologeria di lusso e le pietre preziose. Poi viene presentato in linea generale il target aziendale che ad ogni modo punta alla soddisfazione sia del proprio affiliato che della potenziale clientela. Per agevolare le aperture alcuni marchi non prevedono il versamento da parte dell’affiliato della quota d’ingresso (FEE) o addirittura delle Royalties. Ogni marchio garantisce il recupero immediato del denaro speso per l’acquisto degli oggetti preziosi anche grazie alle convenzioni stipulate con le fonderie di metalli preziosi. Grazie a questa garanzia in pratica non esiste il rischio di invenduto.

 

Ulteriori vantaggi sono rappresentati dal fatto che i corsi di formazione sono generalmente gratuiti e l’assistenza è garantita durante tutta la durata del contratto. Nella fase della pre-apertura l’affiliato potrà contare sull’assistenza legale e fiscale per il rilascio della licenza. Una volta individuato il locale idoneo sarete affiancati anche nella progettazione e nell’allestimento dello stesso. Durante tutta la durata del contratto saranno garantiti pubblicità e l’esclusiva di zona. Come abbiamo visto i vantaggi nell’affidarsi ad un Franchisor sono molteplici. Pur non avendo nessuna esperienza nel settore o nessun titolo di studio vi basterà trovare un negozio con vetrata situato in un punto di buon passaggio, affidarvi a dei professionisti e potrete finalmente entrare in questo redditizio business.

Perché investire in oro

Le ragioni per le quali sono consigliati gli investimenti in oro sono sostanzialmente quattro:

Riserva monetaria.
L’oro ha svolto la funzione di denaro aiutato dal fatto che è divisibile, trasportabile, facilmente riconoscibile accettato come forma di pagamento. L’oro, inoltre, è considerato come una riserva monetaria grazie al fatto che ha mantenuto il suo valore nel tempo, non è stato dunque condizionato dall’inflazione com’è, invece, accaduto alle valute.
Collegata a questa sua caratteristica la seconda ragione che motiva gli investimenti in oro.

Bene rifugio.
A differenza delle valute non è influenzato dall’andamento dei mercati. Per questa ragione una grande quantità di oro è detenuta dai governi e dalle banche come riserva monetaria.

Alta liquidità.
L’oro può essere sempre venduto nei mercati.

Patrimonio diversificato.
L’oro offre la possibilità di diversificare gli investimenti, ad esempio azioni e obbligazioni, grazie alla sua caratteristica di non essere direttamente dipendente dai fattori che influenzano gli altri tipi di investimento. L’andamento del prezzo dell’oro, anzi, può essere considerato inversamente proporzionale a quello degli altri beni da investimento. Caratteristica, questa, che permette appunto la diversificazione.

Rivolgiti a OroElite per investire in oro con il massimo profitto!