Vendi L’oro Usato Con Criterio!

lingotti oroSe è piuttosto facile vendere un oggetto di tipo commerciale come un cellulare, un’auto o un elettrodomestici attraverso i numerosi siti di annunci, vendere gioielli o pietre preziose e avere il miglior prezzo non è affatto così semplice. Bisogna conoscere esattamente i criteri di valutazione dell’oro, del platino o delle pietre preziose per essere sicuri di avere una giusta valutazione dei propri oggetti da parte dei negozi che fanno attività di compravendita di metalli preziosi. I fattori infatti che concorrono alla valutazione di un gioiello sono molteplici.

Se si tratta di un gioiello, il suo valore dipende dalle dimensioni, dal peso e dalla percentuale di metallo prezioso presente nell’oggetto. Il primo elemento che contribuisce alla valutazione di un gioiello d’oro è la caratura. Dal momento che l’oro è malleabile e duttile, viene sempre lavorato in lega con altri metalli per renderlo resistente: quindi un gioiello è sempre una lega.
Quando il metallo prezioso è unito con altri materiali, come per creare i gioielli, se ne indica la purezza, che è espressa in carati: l’oro puro è 24 a carati, mentre quello utilizzato in oreficeria, generalmente è in lega al 75% cioè 18 carati. Quello che viene usato per i gioielli difficilmente possiede una caratura superiore a 18k, perchè sarebbe molto difficile da lavorare. Quindi il valore viene stimato in base alla sua lega e al peso del gioiello. L’oro ha un determinato prezzo per grammo che viene fissato dal mercato della Borsa di Londra e si chiama il fixing dell’oro. Quindi anche il peso incide sul valore del gioiello.

Ma i gioielli possono anche possedere pietre preziose o di altri metalli pregiati quali il platino.
Se si ha un gioiello in platino occorre sapere che il suo costo è doppio rispetto all’oro, in quanto è piuttosto raro e i giacimenti sono pochi e concentrati in pochissimi luoghi, tra cui il Sud Africa. Per ricavare 30 gr. di platino occorre estrarre e poi lavorare circa dieci tonnellate della roccia. Inoltre la lavorazione del platino è complessa. Ha una elevata resistenza, non viene rovinato né dagli anni né dall’usura. È usato in gioielleria per fare anelli o fedi nuziali, collane o spille di lusso che durano in eterno. Il platino è tanto resistente che si utilizza puro: i gioielli in genere sono fatti da platino al 95%. Il platino è anche quotato in borsa e, come l’oro, ogni giorno il suo valore varia a seconda del mercato. Se quindi si è deciso di vendere il proprio gioiello di oro o di platino la migliore soluzione sono i compro oro, cioè i negozi che effettuano la compravendita dei metalli preziosi: qui è possibile richiedere la valutazione gratuita dei propri gioielli e quindi decidere se vendere o meno. Per vendere basta avere un documento valido, il codice fiscale e compilare un modulo dei dati personali e del gioiello.

Se invece si desidera vendere un anello di diamanti è necessario distinguere il valore dell’oro dell’anello dal valore del diamante.
Il valore di un diamante dipende dal colore, dalla purezza e dal peso.
Il colore dei diamanti va dal bianco al giallo. A ogni colore corrisponde una lettera, dalla D che corrisponde al bianco eccezionale superiore ala I, bianco leggermente sfumato. I diamanti più commerciati sono quelli G e H. Tutti gli altri, fino alla Z, vano sempre più verso il giallo.
La purezza si valuta in base alle impurità che ci possono essere al suo interno, che hanno tutti i diamanti e si vedono con un monocolo da 10X. I diamanti si classificano, in base alle impurità, da IF ossia il massimo di purezza, di gioielli che sono unici o da collezione, con un costo elevatissimo, fino a P1, P2, P3 che sono diamanti con inclusioni visibili a occhio nudo e economici.

Infine il peso dei diamanti si valuta con l’ unità di misura chiamata “Carato” equivalente a un quinto del grammo, ossia 0,2 grammi. Per pesarli si utilizza un bilancino millesimale, con tre cifre dopo la virgola. Il carato dei diamanti si scrive con la C e non si deve confondere con il carato dell’oro, generalmente indicato con la K. Il Rapaport stabilisce il costo di un diamante che ha una determinata grandezza, un certo colore e una certa purezza e si divide in fasce di cui ognuna ha un costo diverso.

In conclusione se si vuole vendere un anello di diamanti, affidandosi a un negozio autorizzato all’acquisto dell’oro e che tratti anche pietre preziose, bisogna assicurarsi innanzitutto che possa valutare con competenza il diamante e poi che faccia una valutazione separata dell’oro e del diamante.
Affidandosi quindi ad un compro oro, tra quelli autorizzati e affidabili, si può essere certi di vendere il proprio anello di diamanti, una collana o una spilla di platino sempre al miglior prezzo possibile.