Perchè Acquistare Monete Da Investimento

Investire il proprio denaro in un momento di incertezza economica come quello che stiamo vivendo non è affare da poco: si devono prendere in esame i rischi di un eventuale crollo borsistico e nessun titolo sembra completamente al riparo dalle conseguenze nefaste della crisi.
Tra le opportunità più interessanti e apprezzate, non solo da coloro che investono per professione, ma anche da chi ha lo scopo di preservare una piccola ricchezza personale, vi è senza dubbio l’oro fisico, sotto forma di lingotti o monete da investimento.

Se anche tu sei alla ricerca di un modo per mettere al sicuro il tuo capitale, grande o piccolo che sia, con un metodo duraturo e dai sicuri risvolti positivi, puoi puntare sul mercato delle monete d’oro da investimento ed inserirti in un filone affaristico davvero interessante, che ha già attirato migliaia di persone negli ultimi anni, tanto che nella primavera del 2013, si è verificata una momentanea indisponibilità di questi oggetti, andati letteralmente esauriti presso i compro oro e banco metalli di mezzo mondo.

Ma di cosa si tratta esattamente?
oro da investimentoLe monete da investimento sono degli oggetti forgiati in metallo prezioso (principalmente oro e argento) dagli stati federali, che li coniano allo specifico scopo dell’investimento, secondo precise regole di forma e peso.
Visivamente non si differenziano dalle vere e proprie monete utilizzate come metodo di pagamento e che ben conosciamo: forma arrotondata, piccole dimensioni, presenza di elementi distintivi del conio.
I differenti tagli di valore sono determinati dalla quantità di oro puro in esse contenuta, tanto che in genere si utilizza la medesima unità di misura tipica dell’oro, ovvero l’oncia: si parla quindi di monete da un’oncia, mezza oncia, un quarto d’oncia.

Nonostante siano dotate di valore legale negli stati di origine e, come ovvio, siano un oggetto di fitte contrattazioni sui mercati, le monete da investimento sono tradizionalmente ritenute “fior di conio“, ovvero sono prive di una reale circolazione quale forma di pagamento o mezzo di scambio.
La loro valutazione avviene esclusivamente in considerazione del loro peso in oro, argento o platino: sono totalmente prive di un cosiddetto valore nominale e sui mercati sono soggette all’applicazione di un sovrapprezzo, variabile a seconda delle loro dimensioni, che si colloca comunque in un range tra il 3 e il 15%.
Tale maggiorazione dipende dai costi di produzione, stoccaggio e mercato e in parte comprende anche il pagamento dovuto ai soggetti intermediari.
La sua applicazione comporta una ovvia lievitazione del prezzo di acquisto, specie se confrontato con altre forme di investimento in oro fisico: l’equivalente in barre o lingotti da investimento è spesso leggermente più economico, specie quando si parla di grandi quantità di oro o argento.
Questa circostanza, non incide tuttavia sulla convenienza dell’investimento: il surplus eventualmente corrisposto al momento dell’acquisto è facilmente recuperabile in fase di successiva vendita, non rappresentando quindi una vera e propria penalità.

Da quanto detto finora risulta già evidente la differenza tra le monete d’oro da investimento e quelle aventi un valore numismatico, intendendosi con questo termine i pezzi più propriamente rivolti al mercato dei collezionisti.
Queste ultime, spesso oggetto in passato di una tradizionale circolazione quale metodo di pagamento, sono valutate sulla base di indici del tutto differenti: tiratura, rarità, anno di conio e condizioni.
A metà strada tra collezionismo e investimento si collocano spesso le produzioni commemorative: ne fanno parte esemplari “fior di conio” emessi a fronte di speciali ricorrenze che, alle giuste condizioni, possono assumere anche un vero e proprio valore numismatico.

Sono molti gli Stati che, ad oggi, emettono monete da investimento, dopo i primi esemplari sudafricani, si possono oggi acquistare le Maple Leaf canadesi, i Panda cinesi, le monete australiane o austriache, passando per la ben nota American Eagle, sul mercato ormai dalla metà degli anni 80.

Insomma, una vasta scelta, con la garanzia degli stati produttori, che incrementa certamente l’affidabilità dell’investimento e favorisce un facile e proficuo smobilizzo: le monete da investimento, oltre ad essere contrattate su mercati globali, sono accettate tranquillamente da tutti i rivenditori specializzati, dai banco metalli e in molti casi anche dalle banche, senza necessità alcuna di sottoporre ogni singolo pezzo a verifiche e test qualitativi.